Meditazione e mindfulness

La meditazione è il percorso che caratterizza il Buddismo, e fa parte integrante di molte pratiche orientali ed occidentali di crescita personale.

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La meditazione si è diffusa nel mondo occidentale quale modalità di approccio a condizioni di sofferenza mentale ad iniziare dagli anni 70 con l’attività seminale di Jon Kabat-Zinn, ed il suo programma Mindfulness Bases Stress Reduction (MBSR) realizzato presso la University of Massachusetts Medical School. Nel corso degli anni successivi, l’impiego della mindfulness si è progressivamente esteso nel mondo della salute mentale, del benessere e delle psicoterapie.Nel corso di questi sviluppi, la mindfulness si è trasformata nelle forme più varie e di largo consumo. L’estesa diffusione e popolarità della mindfulness rende delicato comprendere il senso e la sua efficacia, anche in relazione alle tradizionali pratiche meditative. Cominciano oggi anche ad apparire le prime valutazioni critiche di un fenomeno che ottimisticamente promette risultati che sono elusivi.Durante la mia vita professionale mi sono dedicato con intensità e sincerità alla ricerca nel mondo della salute ed all’insegnamento. Nella mia carriera universitaria mi sono concentrato sul progresso della conoscenza del funzionamento del corpo umano, delle malattie che possono colpirlo, e del loro trattamento. Ne fare ciò mi sono concentrato sul superamento delle convinzioni arbitrarie, e ciò ho cercato di comunicare alle generazioni di studenti che sono stati miei allievi. Allo stesso tempo, la ricerca del superamento di convinzioni illusorie e della sofferenza esistenziale mi ha portato al Buddhismo. Ho cominciato la pratica dello Zen nel 1978 negli Stati Uniti, nello Zendo di Washington DC collegato alla Zen Study Society di New York, fondata e retta da Eido Shimano Roshi. Al rientro in Europa, ho praticato per qualche tempo a Milano nell’allora piccolo centro Zen di Via Trebbia, con Ferdinando Nason Ryusui Zensen. Scopersi lì l’esistenza del monastero Scaramuccia Zenshinji nelle colline di Orvieto, fondato e retto dal Maestro Engaku Taino, nella tradizione Rinzai e nel lineaggio di Yamada Mumon Roshi. Da allora ho continuato la pratica a Scaramuccia, essendo ordinato monaco laico con il nome di Shiryo nel 1981, e riconosciuto come maestro di meditazione nel 2016. Nel 1985 sono stato a Sogenji ad Okayama, dove ho anche partecipato ad un sesshin con Harada Shodo Roshi, anch’egli allievo di Yamada Mumon. Sono  referente dello Zazenkai di Trieste, dove si  svolgono incontri settimanali di meditazione ed un corso residenziale estivo in Carnia.  

 

Concluso il percorso di meditazione di consapevolezza per persone con diagnosi neurologica o psichiatrica di “disturbo funzionale”

Il percorso è consistito di 8 incontri, durante i quali si sono succeduti:

  • un periodo di meditazione da distesi (body scan)
  • tre periodi di meditazione da seduti (zazen) della durata di 20 minuti, inframezzati da periodi di meditazione camminando di circa 5 minuti
  • un periodo di meditazione durante l’esecuzione di una serie di lenti movimenti chiamati Pa Tuan Chin

Gli otto incontri sono stati preceduti da un incontro di presentazione, e da uno di conclusione, nel corso dei quali è stato ottenuto il consenso informato, e sono state fatte compilare le seguenti scale psicometriche:

  • Somatoform Dissociation Questionnaire SDQ-20
  • Patient Health Questionnaire PHQ-9
  • Generalized Anxiety Disorder-7 GAD-7
  • Mindful Attention Awareness Scale MAAS

Le persone inizialmente inviate avevano ricevuto una diagnosi neurologica e psichiatrica di  “disturbi funzionali”.

Delle 5 persone, 1 ha abbandonato dopo il primo incontro con questa comunicazione. Delle altre persone, 2 hanno completato tutti gli incontri, e 2 non sono state presenti preannunciandolo  in un’occasione.

L’analisi dei punteggi degli items delle scale impiegate non ha un significato rilevante per la scarsa numerosità del gruppo e la non significatività statistica delle variazioni osservate, oltre al limitato significato di ridurre a punteggi numerici l’esperienza vissuta dalle partecipanti.

Al completamento dell’ultimo incontro di chiusura del ciclo, alle partecipanti sono state sottoposte 4 domande riguardanti la loro valutazione complessiva dell’esperienza, che vengono riportate di seguito. (Domande e risposte).

Le partecipanti hanno aderito alla proposta di due incontri di follow up a 2 e 4 mesi, e sono state informate della possibilità di partecipare agli incontri di meditazione del giovedì.

 

Continua la meditazione nella Casetta I nel Campus di San Giovanni

La Via di Mezzo

 

 

 

 

 

 

 

Concluso il ritiro di Meditazione e consapevolezza (mindfulness): dalle idee alla pratica del 2018

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Dove: Per il secondo anno due giorni alla Baita Torino presso il Rifugio Tita Piaz al Passo Pura presso Ampezzo Carnico.

Scopo: Il ritiro è formalmente un Corso di Formazione ed Aggiornamento dell’Università di Trieste, e tra gli obiettivi all’atto dell’istituzione ha quello di fornire una diretta esperienza della meditazione, quale Zazen nella tradizione Rinzai, a studenti ed operatori delle professioni dell’aiuto, oltre che a chiunque fosse interessato. Uno degli obiettivi principali è anche quello di contestualizzare il fenomeno esplosivo della “mindfulness”, che quale “meditazione Buddhista senza Buddhismo” è diventato un oggetto di esteso consumo anche in campo medico, spesso integrata con le psicoterapie cognitivo-comportamentali; in questo contesto la meditazione è quasi scomparsa, e viene tra l’altro proposta da chi non ne ha praticamente alcuna esperienza.

Partecipanti: Sono stati 12, quasi il doppio di quelli dell’anno precedente, con una equa ripartizione tra i generi ed età, variabile tra quella degli studenti fino ad un pensionato: provenienza da Friuli-Venezia Giulia, Veneto e Lombardia. Varia l’esperienza  individuale, che include studenti e ricercatori di psicologia e discipline vicine, e di particolare interesse l’inter-culturalità ed inter-religiosità delle esperienze individuali, che includono la pratica Nichiren, Hata Yoga e Vipassana, e Cristiana.

Svolgimento:  Ritrovo venerdì 15, alle 14. Presentazione di ciascun partecipante, e compilazione di un questionario psicometrico chiamato “General Health Questionnaire” (Questionario). Identificazione di un “jikijitsu” che conducesse la meditazione, e di una “tenzo-san” che reggesse con i suoi assistenti la cucina auto-gestita ed il gruppo di (maschile) di pulizia.

L’attività nelle due giornate (mattina, pomeriggio e sera) comprendeva una “lezione” formale (teisho), seguita da un periodo di meditazione da distesi, tre periodi di zazen inframezzati da meditazione in cammino (kinhin), il tutto seguito da pa-tuan-chi: il kinhin serale era una camminata nel bosco circostante. I temi trattati nei teisho sono stati la “mindfulness”, la vita di D.T. Suzuki e la diffusione del Buddhismo in occidente (con il video “D.T.Suzuki; A Zen Life”), le dieci immagini tradizionali del toro domato, il Sutra del Cuore, gli Ammonimenti di Daito Kokushi, come si svolgono i Sesshin nei templi giapponesi (video su Shogenji), la storia di Scaramuccia e la pratica a Scaramuccia con il suo maestro Engaku Taino. Alla fine della mattinata di domenica nuova compilazione del “General Health Questionnaire”, e risposta scritta individuale alle domande; chi sono, cosa mi ha portato qui, cosa mi è successo durante il ritiro. I nomi scelti sono i seguenti: Sono / Non sono, Montagna Verde, Passi, Rosa in boccio, Silenzio trasparente, Angelina, Sherlock XX, Trottola, Straccio bruciacchiato, Tex, Ariete Verde, Vela de Mar

Chi sono, cosa mi ha portato qui, cosa mi è successo durante il ritiro

A parte sono riportate le risposte di ciascuno alle domande proposte, ed il commento sulle risposte al “General Health Questionnaire”.

Dopo il pasto comune, foto di gruppo, con espressioni del volto veramente belle, e partenza per casa, pronti alla ripresa di Zazen in settembre ogni giovedì nella Casetta I nel Campus di San Giovanni a Trieste …

 

CORSO SULLA MEDITAZIONE E CONSAPEVOLEZZA ANCHE NEL 2018

Scopo del corso è quello di fornire una prospettiva storica e culturale della meditazione e della  mindfulness, con ampio spazio di esperienza diretta di pratica della meditazione.

Il Corso residenziale si svolgerà anche quest’anno nella Baita Torino presso il Rifugio Tita Piaz (Passo Pura, Ampezzo carnico) nei giorni 15-17 giugno 2018. Verranno esaminate le evidenze disponibili sulla “mindfulness” e sulla meditazione, e verrà fatta la diretta esperienza della meditazione praticata come zazen nella tradizione dello Zen Rinzai.

L’iscrizione potrà essere effettuata on line sul sito dell’Università di Trieste, assieme al versamento di € 40: i partecipanti potranno ottenere il Diploma di partecipazione. In loco dovranno essere individualmente pagate le spese di pernottamento (€ 20) e di vitto.

Seguiranno ulteriori notizie sulle iscrizioni quando aperte nelle NEWS

Programma

Per ulteriori informazioni: Tullio Giraldi: giraldi@units.it

 

 

CONCLUSO IL CORSO SULLA MEDITAZIONE E CONSAPEVOLEZZA

Si è svolto nella Baita Torino, presso il Rifugio Tita Piaz al Passo Pura in Carnia il CORSO DI  ALTA FORMAZIONE IN MEDITAZIONE E CONSAPEVOLEZZA (mindfulness meditation): DALLE IDEE ALLA PRATICA, dell’Unità di Psicologia del Dipartimento di Scienza della Vita dell’Università di Trieste.

Il titolo è altisonante, e corrisponde al desiderio di intervenire nel recente boom della mindfulness, nata come meditazione senza Buddhismo, e ridotta a qualcosa di sempre più indeterminato e spesso aggiunta alla psicoterapia cognitiva. Obiettivo del Corso è stato quindi evidenziare in maniera precisa questo percorso, comunemente svolto all’interno di interventi psicoterapeutici quasi esclusivamente privati a pagamento. Obiettivo del Corso è stato anche quello di evidenziare come la mindfulness sia uno dei passi dell’Ottuplice Sentiero, sradicato dalla ricca e complessa struttura etica del Buddhismo, e ricondurre la moda della mindfulness alla meditazione Buddhista, che nella sua forma più essenziale è lo zazen della tradizione Rinzai.

Dal venerdì alla domenica pomeriggio è stata esaminata in documentato dettaglio la nascita e sviluppo della mindfulness, e visti alcuni video riguardanti il Buddhismo. Il primo è stato “A Zen life” del 2006 sulla vita di D.T. Suzuki e su come buddhismo e Zen si sono diffusi in Occidente, seguito da un documentario della BBC del 1977 “The land of the disappearing Buddha” che contiene anche scene girate a Shofukuji nelle quali compare Yamada Mumon Roshi in sanzen; l’ultimo è stato “All is ablaze” interessante quantomeno per gli interventi di Engaku Taino e le immagini storiche di Shofukuji e Zenshinji. Mattina, pomeriggio e sera sono stati principalmente dedicati alla pratica come realizzata a Zenshinji, con meditazione da distesi, seduti in zazen inframezzati da kinhin, e conclusi con Pa Tuan Chin.

I partecipanti erano tre studenti di psicologia, una Dottoressa di Ricerca in Neuroscienze Sperimentali, Eugenio Ghyotan Tufino ed un suo amico.

E’ stata anche illustrata l’esperienza che continua da un qualche anno a Trieste, presso il Distretto n° 1 dell’Azienda Sanitaria Universitaria Integrata di Trieste, con operatori ed utenti dell’Unità Operativa Bambini ed Adolescenti, e quella nel campus del vecchio Frenocomio di San Giovanni di Trieste cui partecipano studenti, volontari ed utenti dell’Associazione di Volontariato Franco Basaglia.

L’esperienza di ciascuno dei partecipanti è descritta nel testo allegato Esperienze individuali, ulteriori notizie generali in alter parti di questo sito.

La prospettiva offerta è solidamente documentata, e sarò lieto di fornire tutta l’evidenza esistente, citazioni ed URL dei video, a chi me ne farà richiesta.

I partecipanti potranno ottenere l’Attestato di Partecipazione dell’Università di Trieste in settembre.

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CORSO RESIDENZIALE DI FORMAZIONE PROFESSIONALE DELL’UNIVERSITA’ DI TRIESTE:
Meditazione e consapevolezza, dalle idee alla pratica.
Il Corso si svolgerà se le iscrizioni saranno almeno 10 (massimo 30): verrà tenuto presso la Baita Torino del Rifugio Tita Piaz (Ampezzo) dal 16 al 18 giugno 2017.

Mindfulness 2017

Presentazione 2017

Struttura e programma 2017

Logistica 2017

 

Aperte le iscrizioni, esclusivamente on line fino al 22 maggio sul sito dell’Università di Trieste, seguendo le indicazioni del Bando; pubblicato anche il Regolamento Didattico.

Bando

Regolamento didattico

 

WORKSHOP: IL DISTRESS IN ONCOLOGIA
In tal senso, è stato realizzato un incontro sulla psiconcologia nelle giornate del 20 e 21 ottobre 2012 intitolato “Il distress in oncologia”. In esso è stato dato ampio spazio teorico ed esperienziale alla mindfullness meditation quale intervento per il management del distress che si verifica nel caso di una malattia neoplastica, non solo per chi ne soffre, ma anche per i parenti dei pazienti ed per i caregiver.

RISVOLTI TERAPEUTICI
Il progetto “Meditazione” intende offrire, quale alternativa alle formi lievi di depressione ed ansietà che spesso accompagnano eventi di vita stressanti, la mindfullness meditation quale alternativa alla farmacoterpia o altre forme di intervento psico-educazionale o counseling e supporto psicologico.

E’ stata quindi avviata la prima esperienza, iniziata nel novembre del 2014, indirizzata ai giovani seguiti dalle UOBA (Unità Operative Bambini e Adolescenti) dei vari Distretti Sanitari dell’Azienda per l’Assistenza Sanitaria n.1 Triestina (AAS1), con disturbi lievi o moderati di natura ansiosa, o più in generale, di disagio derivante da difficoltà di adattamento a situazione scolastica o familiare.

Il piano iniziale prevedeva 8 incontri dalla durata di circa 2 ore, ciascuno dei quali consisteva in un periodo di body scan, 3 periodi di meditazione di 15 minuti intervallati da 2 periodi di meditazione in movimento; la meditazione era conclusa con l’effettuazione di Pa Tuan Chin.

Nel corso della pratica del programma è apparso opportuno tenere il gruppo indefinitamente aperto consentendo la partecipazione di tutti i ragazzi che venivano dagli operatori che li seguivano.

Questo approccio è stato interrotto nel mese di maggio 2015 per evitare interferenze con impegni scolastici dei giovani coinvolti e nella prospettiva della sospensione estiva.

L’esperienza, a detta degli operatori sanitari invianti, è stata decisamente positiva ed ha destato il loro interesse anche nella prospettiva di coinvolgimento diretto degli operatori stessi.

CORSO TEORICO-ESPERIENZIALE
A partire da aprile 2015 è stato quindi organizzato un corso teorico-esperienziale per operatori. Gli incontri teorici hanno riguardato:

  • l’adattamento ad eventi di vita stressanti
  • Le difficoltà di adattamento in relazione allo sviluppo di depressione ed ansietà
  • il trattamento di queste condizioni con farmaci e psicoterapia
  • le basi storiche assieme alle correnti applicazioni cliniche della meditazione

I successivi 4 incontri prevedono periodi di body scan, meditazione e Pa Tuan Chi, come descritto sopra.

L’obiettivo complessivo e prospettico è quello di integrare ed eseguire periodicamente cicli di 8 incontri per coloro che vogliono sperimentare e seguire il percorso della mindfulness meditation. In parallelo dovrebbe essere stabilito un approccio stabile nel quale coloro che hanno seguito il ciclo introduttivo, e lo desiderino, possono continuare la pratica della meditazione in gruppo.

Una più descrizione dettagliata dell’esperienza, sia con i giovani in carico alla UOBA che con gli operatori dell’AAS interessati al progetto, è disponibile nei REPORT , REPORT 2 e REPORT 3 .